Il giardino di mezzanotte

Un reboot stilistico in grado di rivisitare il classico del 1958

Recensione

Tom, a causa del morbillo contratto dal fratello, è costretto a passare un periodo di quarantena a casa degli zii.

"Peter aiuto, non faccio altro che mangiare… annoiarmi… mangiare... annoiarmi...", scrive Tom in una delle tante lettere indirizzate al fratellino. Tom ha difficoltà persino a dormire... ma è proprio durante una notte insonne che, ascoltando i ritocchi dell’antico pendolo della signora Bartholomew, la padrona di casa, accade l'incredibile. Al destabilizzante tredicesimo rintocco (!), lo spoglio e triste cortile oltre la porta si trasforma in un giardino magico immerso nel verde. Un luogo misterioso, in cui il piccolo protagonista, inserito in un delicato realismo magico, incontrerà Hatty, dando vita ad una sorprendente avventura senza tempo.

Ispirato al capolavoro di Philippa Pearce, questa nuova release di Mondadori offre agli amanti delle graphic novel un'opera impeccabile. Un reboot stilistico in grado di rivisitare il classico del 1958, mediante il linguaggio snello e comunicativo del fumetto. Infatti, grazie all'arte Edith Grattery, i lettori grandi e piccoli avranno modo di attraversare quella magica porta, perdendosi tra i luoghi e i personaggi del fantastico giardino.

La narrazione, ottimamente riadattata, offre sin dal primo sguardo, delicati i cromatismi, qui chiusi in sottili linee di china, pronte a definire la dicotomia temporale, mediante tratti ragionati e colori virati verso sensazioni retrò.

Pubblicato in elegante cartonato, l'opera, sin dalla riuscita copertina, potrà (certo) conquistare il target 8-99, portando gli astanti a ritrovare un classico della letteratura per l'infanzia.

Loris Gualdi